Per un mondo in cui
la parola cancro si
pronunci senza paura

È un progetto destinato a pazienti, donne e uomini, del reparto di Oncologia del Vittorio Emanuele di Gela.

Il progetto aiuta i malati oncologici ad accettare i cambiamenti fisici derivati dalla malattia, proponendosi di aumentare la fiducia dei pazienti nella guarigione.

Le precedenti esperienze in reparto, infatti, dimostrano che l’attenzione alla qualità della vita ed allo stato emozionale ed emotivo del paziente migliora l’efficacia delle cure.

Attraverso dei trattamenti estetici all’interno del reparto di oncologia, i pazienti hanno l’opportunità di distrarsi dalle terapie a cui si sottopongono e, allo stesso tempo, di curare il proprio aspetto per sentirsi meglio.

L’iniziativa è coordinata dal direttore U.O.C. di oncologia Dott. Roberto Valenza e dal Presidente della FARC&C. Angela Lo Bello, dalle psicologhe e dalle volontarie dell’associazione con la collaborazione di docenti e allievi dei corsi di estetica delle scuole di formazione professionale di Gela.

Il fine del progetto è offrire un sostegno estetico a chi sta vivendo la sua personale battaglia con il cancro, in particolare per affrontare con più serenità la perdita dei capelli in seguito alle terapie.

La FARC&C ha instaurato un rapporto di reciprocità con un laboratorio di parrucche che, grazie alle trecce che riceve in dono, provvede a fornire all’associazione un certo numero di parrucche di buona manifattura.

Per questo motivo, l’associazione si impegna in una campagna di sensibilizzazione che permette di raccogliere un rilevante numero di ciocche, in modo da garantire un'adeguata quantità di parrucche a disposizione delle pazienti che volessero usufruirne in comodato d’uso, fino al completamento delle cure.

La fase di donazione delle trecce si svolge nel territorio gelese e non solo, attraverso la collaborazione con altre associazioni e con i saloni di parrucchieri, oltre che ovviamente grazie alle tante persone che decidono di compiere questo gesto di solidarietà, donando parte dei loro capelli.

Il progetto consiste nella creazione di un laboratorio artigianale, nel quale volontarie con abilità sartoriali confezionano cappellini e foulard, che vengono poi messi a disposizione dei pazienti, che a causa del trattamento chemioterapico iniziano a perdere i capelli.

Le volontarie insegnano loro anche come indossarli, intrecciarli, sistemarli. In questo modo, i pazienti hanno un’alternativa alla parrucca e possono dare al loro volto un tocco di colore ed avere un look sempre diverso.

Soprattutto nelle prime fasi della terapia, infatti, è fondamentale accompagnare i pazienti nei vari cambiamenti che il loro aspetto può subire.

L’idea dell’associazione è di poter offrire subito una soluzione che possa far sentire il paziente a proprio agio di fronte allo specchio.
Nel tempo il progetto sartoriale si è esteso a tutto ciò che potesse servire nel reparto oncologico, come le copertine colorate e lavorate a mano, donate alle pazienti: il colore ed il calore di un dono, addosso, aiutano ad affrontare le cure.